Storie di immaginaria realtà - Vol. 4 - AA.VV. - 978-88-3292-151-9

Autore : Ida Daneri
Anno di produzione : 2017
Casa Editrice : Giovane Holden edizioni
Genere letterario : Narrativa-racconti - Fantasy
Formato : Cartaceo




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La rosa nera

La giovane spalancò gli occhi, incredula: i suoi passi l’avevano condotta, per la terza volta, nel recesso più buio del mercato localedel paesino sperduto nei Carpazi.
La bancarella era apparsa dal nulla, sovraccarica di libri accatastati in più strati. Il venditore non c’era.
Sollevò lo sguardo alla volta dei portici che riparavano solo l’ultimo angolo di mercato, più tetro e confuso del resto, nel crepuscolo incombente recato dalle nubi del gelido tredici dicembre. La piazza era illuminata dai pochi raggi di sole che ancora riuscivano a infiltrarsi nelle strette fessure tra le nuvole scure e gonfie di pioggia, ma non c’erano altri porticati, salvo lo sgretolato arco d’ingresso del mercato stesso.
Spinta dall’impulso che l’aveva guidata, Elina si avvicinò con piccoli passi cauti, attenta a non urtare il banco traballante. Si allungò sui volumi malconci, le punte dei capelli biondi che, sfuggendo dal colbacco, scendevano ad accarezzare con rispetto le pagine ingiallite rese fragili dal tempo. Una folata d’aria s’insinuò gelida tra le colonne ed Elina strinse il bavero di pelliccia.
- Che trina elegante! - sussurrò il vecchio, indicando con un dito ossuto l’elaborato pizzo nero che orlava il bordo di pelliccia e risaltava sul tessuto turchese del cappotto. - Sembra un decoro d’altri tempi.
Elina si raddrizzò in un sobbalzo: da dove era spuntato?
Abbozzò un sorriso, turbata dall’inatteso complimento e fissò il mercante che scrutava con interesse un punto tra i libri. Il volto era una fine ragnatela di rughe e la pelle brillava nivea nella penombra dell’arcata; un lungo crine bianco cadeva sulle spalle curve, sparpagliandosi rado sul mantello nero, troppo elegante per un modesto libraio.
Il venditore sollevò lento il viso e la sua espressione la trafisse: invece di iridi acquose, scolorite dall’età, incrociò uno sguardo diretto, nero e penetrante, che per un istante sembrò leggerle l’anima. Un’esclamazione stupefatta le sfuggì dalle labbra e distolse gli occhi, un insolito timore nel cuore: quando li rialzò, l’ambulante le volgeva noncurante le spalle, la cappa che carezzava lieve il terreno.
Lo sguardo di Elina seguì quello del vecchio: una consunta custodia di pelle annerita dal tempo faceva bella mostra di sé sopra i libri, un nastro di seta scura e sfilacciata a chiuderla di lato.
Non riuscì a trattenere il gesto; la mano sfiorò appena lo spesso fodero dai bordi decorati con fatiscenti cuciture: del filo, un tempo dorato, rimaneva solo un vago ricordo inciso nella pelle.
Qualcosa pulsava tra le fragili pagine color sabbia dai bordi logori eirregolari, attirandola in modo irresistibile: dopo un’ultima, delicata carezza, raccolse con cura la custodia, l’avvicinò al volto aspirandone il profumo antico e infine sciolse piano il fiocco tirando un capo del nastro.

il mio racconto "La rosa nera" è stato finalista alla VII edizione (2017) del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co da cui è scaturita l'antologia AA.VV.

Una miscellanea di trenta racconti e quindici liriche, che rappresenta un assaggio del meglio che la sesta edizione del Premio Letterario Nazionale Streghe Vampiri & Co. ha prodotto a livello lirico e narrativo.

Potete leggere il racconto sul mio blog: La rosa nera